Avvio: OTTOBRE 2024
“Amor de fradei, amor de cortei”
-
Nome organizzazione:
Associazione Culturale ZaLab ETS (Padova) -
Ambito d'intervento:
Istruzione, educazione, formazione -
Beneficiari:
25 giovani afferenti a contesti marginali -
Obiettivo del progetto:
Offrire strumenti di espressione a soggetti marginalizzati -
Cifra erogata:
27.000 euro
Laboratorio cinematografico per l’inclusione e l’espressione
Viene dall’Associazione culturale ZaLab e si propone con un titolo in dialetto veronese il progetto “Amor de fradei, Amor de cortei”, fondato sul riconoscimento da parte dell’Unesco del valore dell’approccio cinematografico per rafforzare il senso di identità e comunità in soggetti marginalizzati.
Come evidente dal titolo, traducibile con “Amore di fratelli, amore di coltelli”, il tema è provocatorio perché porta a indagare le varie facce dell’amore, persino quello tossico e violento, della guerra, dei conflitti nazionali e internazionali che ognuno vive in modo soggettivo.
Riservato a 25 persone tra i 16 e i 30 anni, non inserite in percorsi educativi o di socializzazione per motivi linguistici, culturali o legati a disagio e salute mentale, il progetto si concentra su un laboratorio cinematografico per invitare il gruppo coinvolto a raccontare temi esistenziali con un linguaggio innovativo.
Per la realizzazione del progetto i partecipanti utilizzeranno videocamere, microfoni, registratori, software di montaggio, sviluppando competenze tecniche e creative. Al termine dei lavori è prevista una proiezione pubblica nel centro di Verona.
Il futuro è garantito
ZaLab ha avviato il progetto in affiancamento al Comune di Verona e a diversi centri interculturali: la dinamicità della proposta socio-culturale e l’interesse a livello locale hanno permesso di ampliare le collaborazioni con altre realtà, consentendo di prevedere anche una seconda proiezione finale a luglio 2025.
Gli incontri di laboratorio in presenza hanno coinvolto un gruppo eterogeneo di 26 giovani tra i 15 e i 29 anni, seguiti da un periodo dedicato all’acquisizione di competenze di montaggio al termine del quale sono emersi 6 cortometraggi focalizzati su temi sociali urgenti: salute mentale, lotta per la dignità, rielaborazione del lutto, autolesionismo, suicidio, uscita dalla tossicodipendenza, violenza sessuale, ingiustizia.
Nelle parole di ZaLab, «i beneficiari coinvolti hanno aderito con entusiasmo e continuità: non solo hanno affrontato i temi di progetto attraverso le loro sensibilità artistiche, ma hanno potuto anche mostrare al pubblico della città i frutti del proprio percorso. Per chi vive al margine del discorso pubblico e non ha mai possibilità di esprimere il proprio punto di vista, questo laboratorio ha permesso di ritagliarsi uno spazio di comunicazione privilegiato».