Avvio: OTTOBRE 2018

Contatti armonici: forme alternative di incontro

  • Nome organizzazione:
    Fondazione casa di riposo Immacolata di Lourdes (Pescantina, VR))

  • Ambito d'intervento:
    Assistenza socio-sanitaria

  • Beneficiari:
    Pazienti in stato vegetativo permanente

  • Obiettivo del progetto:
    Facilitare la riattivazione del sé corporeo mediante stimolazione multisensoriale

  • Cifra erogata:
    6.000,00 euro

La stimolazione sensoriale per comunicare con pazienti in stato vegetativo

La Fondazione casa di riposo Immacolata di Lourdes è un ente accreditato dalla Regione che svolge attività di assistenza in favore di anziani non autosufficienti e pazienti in stato vegetativo. Il progetto "Contatti armonici: forme alternative di incontro" prevede delle sessioni settimanali di stimolazione sensoriale dei pazienti in stato vegetativo permanente da parte di un team di terapisti specializzati, con l'obiettivo di stabilire una relazione comunicativa.

Il paziente potrà così sperimentare nuovi modi di sentire il proprio corpo e l'ambiente circostante: l'utilizzo di campane tibetane, gong, flauto, tamburo, diapason e altri strumenti quali musica e voce coinvolgono i sensi della persona, come ad esempio l’udito e il tatto, senza tralasciare le sensazioni legate all'"io corporeo" e le emozioni.

Le sessioni, che potranno essere svolte all'interno del reparto da 6 posti letti per pazienti in stato vegetativo permanente, prevedono la stimolazione sonora tramite gong e campane tibetane che creano vibrazioni e musica rilassante, il contatto cerebrale ed emotivo attraverso canto, suono e voce, la riattivazione del sé corporeo mediante un’attività di psicomotricità studiata personalizzata a seconda della tipologia di paziente in esame.

Il futuro è garantito

Un intervento sonoro dedicato a pazienti in stato vegetativo attraverso il canto, "voce che culla": così Marta Maria Merzari, musicista, studentessa di musicoterapia e operatrice in musica sensoriale, definisce il proprio lavoro all'interno di questo progetto.

Lasciamo proprio alla sua voce il racconto di uno specialissimo "contatto armonico": «Dal mese di Maggio 2018 dedico a pazienti in stato vegetativo un contatto speciale, fatto di suoni: non con pretesa di curare ma di prendermi loro cura. Questo è l’obiettivo principale della terapia basata sui suoni: se i farmaci e le cure mediche mirano a cambiare, stabilizzare e migliorare lo stato di salute del paziente, la musica serve per entrare in comunicazione e cercare una risposta da chi in quel momento non può parlarci.»

Dalla letteratura sulla Musicoterapia e sulle esperienze relative alla sua applicazione, si è potuto dedurre che anche in pazienti vegetativi o con un grado di coscienza minima le fibre uditive continuino a trasmettere suoni; qui fanno leva le comunicazioni sonore che, sollecitando questi canali, attivano una stimolazione cerebrale e sensoriale. Il canto, in primis, è una grande forma di contatto emozionale, un’estensione non corporea dell’abbraccio, già sperimentato dalla persona attraverso la voce materna che, attraverso le ninnenanne, ha prodotto un “cullamento vocale” consolatorio, protettivo.

Il percorso fino ad oggi svolto riguarda circa sei pazienti. Spesso la percezione uditiva del soggetto è danneggiata dal trauma che ha subito e non elabora la musica come faceva prima, tuttavia in alcuni pazienti è chiara e palese la reazione che la musica ottiene e le reazioni del corpo ne sono un segnale che valutiamo insieme ai medici.

 

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