Avvio: OTTOBRE 2023
Coltivare il BenEssere
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Nome organizzazione:
Associazione Familiari ODV “Volare Alto” (Verona) -
Ambito d'intervento:
Inclusione sociale -
Beneficiari:
30 adulti con disabilità intellettiva e motoria -
Obiettivo del progetto:
Offrire attività sportive per la socializzazione degli utenti e il sollievo delle famiglie -
Cifra erogata:
5.972 euro
Lo sport per aiutare le persone con disabilità
Messo a punto dall’Associazione Familiari ODV “Volare Alto”, il progetto prevede un intenso programma di attività sportive per 30 adulti con disabilità, integrando le attività già proposte dai Centri Diurni Primavera e Ca’ Vignal di Verona, per promuovere un miglioramento della qualità della vita dei beneficiari e la gestione del loro tempo libero, spesso a carico delle famiglie.
Diversi e numerosi gli sport proposti: il “percorso benessere yoga” per migliorare resistenza fisica, equilibrio e postura; le sessioni di equitazione – compresa la preparazione dei cavalli – destinate a favorire le capacità motorie, cognitive e relazionali; i corsi di acquaticità e nuoto per rafforzare il coordinamento motorio e allenare, contemporaneamente, i sistemi cardiocircolatorio e vascolare. Le attività, articolate secondo uno specifico calendario condiviso con centri sportivi locali, sono finalizzate alla creazione nel tempo di una vera e propria rete territoriale.
Il futuro è garantito
Concluso a maggio 2025, il progetto ha attivato 3 percorsi settimanali (yoga, equitazione, nuoto) condotti da personale specializzato e garantiti a 50 partecipanti (ben oltre i 30 inizialmente previsti) ciascuno dei quali ha scelto a quali e quanti percorsi aderire secondo i propri interessi e bisogni, rafforzando autonomia e consapevolezza di sé.
La partecipazione a tali occasioni di benessere, autonomia e inclusione (ben 72 in tutto l’arco del progetto) ha generato benefici evidenti sul piano fisico, relazionale ed emotivo, confermati da schede di valutazione con esiti sempre positivi riguardanti stato d’animo, partecipazione, relazione con compagni e operatori, anche per i più fragili.
L’impatto è stato tale che le famiglie hanno espresso il desiderio di proseguire con le attività, che rimarranno parte del percorso avviato.