Avvio: OTTOBRE 2017

E io?

  • Nome organizzazione:
    Associazione Nuovi Talenti speciali - ANTS Onlus per l'autismo (Verona)

  • Ambito d'intervento:
    Assistenza sociale e socio-sanitaria, educazione

  • Beneficiari:
    Fratelli (6-18 anni) di ragazzi con autismo

  • Obiettivo del progetto:
    Supportare i fratelli di ragazzi autistici con uno specifico percorso di accompagnamento

  • Cifra erogata:
    10.500 euro

Educazione e integrazione quando c’è un fratello con autismo

ANTS propone un progetto che si rivolge a un destinatario non scontato: non la persona affetta da autismo ma i suoi fratelli dai 6 ai 18 anni. A loro è dedicata un’iniziativa educativa di integrazione per favorire, oltre alla comunicazione e all’ascolto, le risorse personali in caso di autismo giovanile.

Il progetto “E io?” infatti vede i fratelli, bambini o adolescenti, protagonisti di uno spazio personale pensato per aumentare la consapevolezza del proprio ruolo all'interno della famiglia tramite un percorso di crescita e accompagnamento.

“E io?” prevede una suddivisione dei partecipanti in gruppi per 2 fasce d’età (tra i 6 e i 12 anni e tra i 13 ai 18 anni) coinvolti in 10 incontri periodici sotto la guida di due psicologhe psicoterapeute; è inoltre prevista l’attivazione di uno sportello di consulenza e sostegno psicologico individuale.

Da gennaio 2018 è quindi al via una serie di attività integrate con l’obiettivo di creare una rete di supporto e confronto tra i membri del gruppo da un punto di vista sia personale sia nel rapporto con il familiare affetto da autismo, condividendo esperienze ed emozioni cui spesso non viene dato spazio.

Il futuro è garantito

L’iniziativa ha permesso di accogliere ben 30 bambini e ragazzi suddivisi in tre gruppi distinti per età: piccoli, 6-11 anni, medi, 11-17 anni e grandi, maggiori di 17. I fratelli, con il sostegno di psicologi e attraverso specifici lavori e riflessioni, hanno avuto la possibilità, nel corso di 10 incontri, di sentirsi protagonisti e liberi di comunicare e condividere il proprio essere e i propri stati d’animo, sentendosi meno soli. È stato inoltre attivato uno sportello di consulenza individuale, per permettere, ad alcuni bambini, di approfondire particolari aspetti e integrare in modo funzionale il percorso di gruppo.

Grazie al sostegno ricevuto da Fondazione, è stato possibile anche attivare delle ore di colloquio dedicate ai papà, per consentire loro di essere coinvolti nel percorso dei figli.

 

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